L’antibiotico-resistenza, è il processo nel quale un batterio risulta resistente all’effetto dell’antibiotico che dovrebbe essergli letale.
Il rischio di essere infettati da batteri antibiotico-resistenti riguarda non solo la perso-na che prende gli antibiotici in modo improprio ma anche coloro che saranno successi-vamente contagiati da quegli stessi batteri. L’antibiotico-resistenza non è quindi un problema solo individuale ma sociale.
L’antibiotico resistenza può essere:
- naturale, cioè non acquisita mediante mutazione geniche. Esempio quella di alcuni batteri che non hanno parete cellulare, hanno una resistenza verso gli antibiotici che hanno la parete come target specifico (penicilline, cefalosporine);
- acquisita, che è generalmente scatenata da una precedente esposizione del batterio all’antibiotico, e si attua secondo diversi meccanismi di cui i principali sono: la modifica del target batterico, la produzione da parte del batterio di enzimi inattivanti l’antibio-tico, la ridotta permeabilità all’antibiotico, e l’efflusso attivo che induce l’uscita dell’antibiotico stesso dalla cellula grazie ad un sistema di pompe attive. A loro volta, le resistenze acquisite si dividono in: endogene dovute a mutazioni spontanee che si verificano durante la replicazione genomica; esogene dovute a frammenti di DNA che interagiscono random con il genoma batterico determinando mutazione geneti-che.
LE INFEZIONI CORRELATE ALL‘ASSISTENZA MEDICA. INFEZIONI DA BATTERI ANTIBIOTICO RESISTENTI.
Le infezioni correlate all‘assistenza sono infezioni acquisite in ospedale o in altri ambiti assistenziali (struttura residenziale di lungodegenza, ambulatorio, centro di dialisi, day-surgery, domicilio), correlate all‘episodio assistenziale (cioè non clinicamente ma-nifeste o in incubazione al momento dell‘inizio dell‘episodio assistenziale stesso). Inte-ressano i pazienti, ma anche operatori sanitari, studenti, personale di assistenza vo-lontario.
MORTALITÀ DA FARMACORESISTENZA
La rivista The Lancet ha pubblicato lo studio più ampio e completo sugli effetti dell’antibiotico-resistenza nel mondo: secondo i risultati della ricerca, a cura dell’Antimicrobial Resistance Collaborators, nel 2019 ci sono stati 1,27 milioni di decessi dovuti alla resistenza agli antibiotici, un valore che ammonta quasi alla somma delle morti dovute all’infezione da Hiv e malaria nello stesso anno. Nel prestigioso studio si legge “I nuovi dati rivelano la reale portata della resistenza antimicrobica in tutto il mondo e sono un chiaro segnale che dobbiamo agire ora per combattere questa minaccia. Stime precedenti prevedevano 10 milioni di morti all’anno entro il 2050, ma ora sappiamo per certo che siamo già molto più vicini a quella cifra di quanto pensassimo“.
PREVENZIONE
È fondamentale limitare l’uso degli antibiotici ai casi in cui sono veramente necessari:
- non chiedere antibiotici al proprio medico di famiglia se questo/a non li ha prescritti
- prendere antibiotici seguendo esclusivamente le indicazioni del medico
- completare l’intero ciclo di cura anche se ci si sente meglio
- chiedere al proprio medico come comportarsi se ci si dimentica di prendere una dose
- non prendere di propria iniziativa antibiotici avanzati da una precedente cura
- non prendere mai antibiotici prescritti per un’altra persona
- non prendere mai antibiotici in caso di raffreddore, mal di testa, influenza o comunque sindromi lievi
Non tutti gli antibiotici sono efficaci contro tutti i batteri; quindi, è necessario che sia un medico ad indicare quale sia il tipo più adatto per la cura dell’infezione in corso. Per fare ciò, in molti casi è necessario effettuare un esame colturale con antibiogramma. Tale analisi consiste nel prelevare una piccola quantità di materiale (campione) dalla zona in cui è presente l’infezione, seminarla in terreni di coltura specifici, verificare se i batteri si moltiplicano e a quale tipo appartengono (esame colturale), quindi trattarli con diversi tipi di antibiotici per verificare quale sia il più efficace per impedirne la cre-scita (antibiogramma).
MULTIRESISTENZA
Un ulteriore problema è dato da batteri che diventano resistenti a più antibiotici con-temporaneamente (multi-resistenza) poiché in questi casi trovare una cura diventa molto difficile. La diminuzione dell’efficacia degli antibiotici esistenti, infatti, non è compensata dalla introduzione di nuovi antibiotici e quindi con l’aumento della fre-quenza di batteri multi-resistenti diventerà sempre più difficile guarire dalle infezioni.
IGIENE
Per evitare di infettarsi con batteri antibiotico-resistenti è buona norma fare atten-zione all’igiene: lavarsi le mani regolarmente con acqua e sapone, soprattutto dopo aver usato il bagno, prima di mangiare, prima di preparare i cibi e dopo la manipola-zione di carni crude. I prodotti alimentari di origine animale sono spesso contaminati da batteri e quindi possono costituire una via di trasmissione anche di batteri antibio-tico-resistenti. Anche frutta e verdura possono essere una via di trasmissione, se venu-te a contatto con rifiuti animali o acqua contaminata, quindi è importante lavarle be-ne e mantenere le superfici di lavoro della cucina sempre pulite.
dott. Pasquale Bacco
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